GRIGLIATA PERFETTA : La scelta del barbecue

Quello a gas faciliterà la fase della pulizia, ma la carne perderà indubbiamente in croccantezza.

Il vero barbecue è sicuramente quello a legna: permette infatti di assaporare tutto il rituale completo di preparazione della grigliata e garantisce alla carne la cottura ottimale. Non serve svaligiare il reparto carbonella del supermercato, ma tutto dipende dalla pratica che si ha con la brace e dalla quantità di carne da cucinare. Un sacco da tre chili potrebbe bastare per una grigliata da quattro o cinque persone: oltre le sei procuratevi invece il sacco da 5 chili.

Organizzarsi bene

Accendete il barbecue per tempo‚ così da far espellere al carbone le tossine prodotte dalla combustione e ottenere un calore più omogeneo. Sistemate tutti gli utensili che vi possono essere utili vicino a voi: a volte basta perdere qualche secondo in più per rovinare la cottura.
Togliete l’occorrente per la grigliata dal frigo almeno un’ora prima, che si tratti di carne, pesce o condimenti, in modo che al momento di utilizzare gli ingredienti siano a temperatura ambiente.

Il fuoco si deve accendere circa 30 minuti prima: questo è infatti il tempo necessario alla carbonella per diventare brace, in grado di cuocere ma non abbrustolire la carne. Come accendere la brace? Disponete un fondo di carbonella alta circa 3 centimetri e utilizzate dei rametti sottili per accendere il fuoco. In alternativa ai rametti potete utilizzare la diavolina, che velocizzerà questo procedimento. Per mantenere invariata la temperatura della brace create un braciere staccato, in cui far arrivare alla corretta temperatura la brace da aggiungere.

Marinatura della carne

Uno dei piccoli segreti per una grigliata perfetta risiede in questo passaggio: tenerezza e sapore della vostra grigliata dipendono infatti dalla loro marinatura. Per ogni carne esiste la marinatura perfetta e i sapori che potete creare sono naturalmente infiniti. Qualunque sapore decidiate di aggiungere alla marinatura ricordatevi che deve essere grassa, oleosa, speziata e leggermente acida: senza queste caratteristiche le alte temperature della brace renderanno la vostra carne dura. 

La più classica delle marinature prevede olio extra vergine di oliva, trito di erbe aromatiche (rosmarino, salvia e alloro), spicchio d’aglio e vino: niente sale!

Il tempo di permanenza della carne nella marinatura determinerà il suo sapore: in genere è necessario lasciar marinare per almeno 4 ore la carne di manzo, dalle 2 alle 4 invece quelle di maiale e di pollo (oltre a questo tempo di marinatura la carne si sfalderà).

Qualche segreto

Uno dei segreti per ottenere una carne cotta alla perfezione è quello di non salarla mai prima della cottura: il sale elimina l’acqua dalla carne e, mettendolo a inizio cottura, si rischia di far diventare la carne durissima! 

Quanto deve cuocere la carne? Qui non c’è termometro che tenga: dovete fidarvi dei vostri occhi, della vostra esperienza e, in caso di dubbi, a qualche taglietto. Vale però la regola che la prima carne da mettere sulla brace è quella di manzo che, con la brace ben calda, avrà un crosta croccante e un cuore tenero e al sangue. Proseguite quindi con le salamelle (hanno una cottura più lenta) e terminate con pollo, agnello e altri tagli di carne che richiedono temperature inferiori per poter cuocere completamente.

Fate riposare la carne prima di servirla: provate e noterete la differenza! Togliete la carne da fuoco e mettetela a riposare in un piatto coperto con la carta stagnola, che ne preservi il calore. La carne sarà molto più morbida.

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