LA TRADIZIONE
Fresca, famosa e, soprattutto, deliziosa, la Burrata è una delle prelibatezze della tradizione pugliese più rinomate ed apprezzate, specialmente durante il periodo estivo.

La sua cremosità e delicatezza sono il frutto della perizia dei casari pugliesi, specialmente quelli della zona di Andria, culla del gustoso latticino. Erano i primi decenni del secolo scorso quando il casaro Lorenzo Bianchino Chieppa, che lavorava nella Masseria Piana Padula, nei pressi di Castel del Monte, dove si producevano manteche, mise a punto una tecnica ingegnosa per non gettare via gli scarti della produzione della mozzarella. Inventò, quindi, un formaggio fresco molto particolare introducendo in un sacchetto di pasta filata della mozzarella una farcitura cremosa ricavata da sfilacci della stessa pasta filata mischiati con la panna ottenuta dalla centrifugazione del siero residuo della lavorazione, chiamata stracciatella. Il risultato fu un prodotto dal sapore irresistibile di latte e di panna che in poco tempo ha varcato i confini regionali e nazionali e riscuotendo successi ad ogni latitudine.

LE CARATTERISTICHE
Prodotta in diversi formati, che variano dalle monoporzioni di 7-10 centimetri, la Burrata si presenta come un tornito sacchetto di pasta filata bianca, elastica, lucida e fibrosa, che si mangia assieme alla farcitura, chiuso da un nastrino di paglia artificiale alimentare, riempito con della stracciatella. La pasta, cremosa e dallo spiccato sapore di latte e panna, è di colore bianco e priva di occhiatura. Si tratta, quindi, di un formaggio a doppia panna che non viene sottoposto a stagionatura e si consuma entro 5 giorni dalla produzione.
IN CUCINA
La regola da non dimenticare mai è che la Burrata non deve essere cotta. Una volta rispettato questo “precetto”, si può utilizzare la fantasia per sfruttare questa prelibatezza nelle ricette più svariate, dalle insalate di pasta fredda, a pietanze a base di crostacei e frutti di mare, alle creme, sino, persino, a spume e gelati. Resta inteso che la Burrata è ottima anche gustata “al naturale”per godere della sua consistenza cremosa e del suo sapore fresco di latte.
La ricetta: Troccoli alla Burrata di Andria e Pomodori Secchi.
Ingredienti:
500 grammi di troccoli (o altra pasta lunga simile ai tagliolini), 500 grammi di Burrata di Andria, 20 pomodori secchi sott’olio, olio extravergine di oliva, sale.

Fate scolare i pomodori secchi e, con l’aiuto di un mortaio, di un tritatutto oppure al coltello, sminuzzateli finemente fino a creare una sorta di pesto. Aprite la Burrata, separate l’involucro dalla farcitura, poi tagliate il sacchetto di pasta filata a pezzettini molto piccoli. Unite la stracciatella e i dadini di pasta filata al pesto di pomodori secchi ed amalgamate il tutto aggiungendo un filo di olio extravergine di oliva e, se necessario, un pizzico di sale. Mettete a bollire dell’acqua salata, buttate la pasta e lasciatela cuocere il tempo necessario. Scolatela e poi conditela, a crudo, con la crema di burrata e pomodorini secchi.

Prezzo: | 21,99 € |
IL TERRITORIO
Nata nei pressi di Andria, la Burrata è un ottimo prodotto della zona delle Murge, una delle più affascinanti e ricche di storia di Puglia e Basilicata. Adagiata a cavallo tra le due regioni, si estende tra le province di Barletta-Andria-Trani, Bari, Brindisi, Taranto, sino al cuore di quella di Matera, regalando splendidi paesaggi collinari, dove assolate zone coltivate, si alternano a splendide architetture antiche che spaziano da monumenti preistorici, come dolmen e menhir, sino a caratteristici trulli, muretti a secco, affascinanti fortificazioni e suggestivi castelli. Da non perdere, nella zona di Andria, la visita al misterioso e bellissimo Castel del Monte, Patrimonio UNESCO.