“Non perderti niente” è la sua autobiografia irregolare, quasi un romanzo di formazione che procede chiedendo passaggi in autostop alla memoria, per tornare alle piazze europee che da adolescente batteva con stivali texani ai piedi e chitarra in spalla, o ai grandi palchi, ai successi sanremesi, prendendosi gioco del tempo che “si allunga, si accorcia, è prematuro, in ritardo.
All’alba dei 60 anni il cantautore romano si racconta. Viene fuori il ragazzo di strada con la chitarra. Le follie, gli amori adolescenziali, i viaggi a cantare per strada in giro per il mondo. La passione per la musica è forte, così come quella per il calcio e la ROMA. Le partecipazioni a Sanremo, le vittorie, le sconfitte e il programma che lo vede in onda tutti i giorni alla Radio da oltre dieci anni. La famiglia, i figli. Insomma c’è tutta una vita di un ragazzo diventato adulto e che si ritrova quasi per sbaglio a 60 anni.