
I bagni derivativi consistono nel lavaggio con acqua fredda della zona genitale, hanno in realtà la loro origine nella stessa pratica del mondo animale: quanti mammiferi, in condizioni di poca salute, si bagnano o leccano le parti intime?
L’innalzamento della temperatura corporea porta a bloccare il processo di eliminazione di grassi e tossine, facendo in modo che le scorie corporali si accumulino, impedendo la libera e corretta funzionalità dell’organismo. Partendo da questo presupposto, Khune ideò il sistema dei bagni depurativi per favorire l’espulsione delle scorie.
I bagni depurativi mettono in movimento le tossine facendole fuoriuscire dal corpo grazie alla differenza di temperatura. In questo modo viene favorita la digestione e la funzionalità intestinale, si favorisce il rilassamento muscolare, si rinvigoriscono i capelli, si calmano le tensioni e tutti i disturbi di origine psico-somatica.
Questo metodo è un vero toccasana per combattere e prevenire ogni tipo di infiammazioni e infezioni: dalle cisti alle emorroidi, dalle candide ai pruriti. Inoltre i bagni derivativi aiutano a contrastare i disturbi ormonali, dall’acne ai problemi del ciclo e della menopausa, da problemi umorali a vampate di calore.
Certo, non bisogna credere che si tratti di un sistema miracoloso, ma di sicuro può dare un grande aiuto per un nutritissimo numero di problematiche, provare per credere!
Sono davvero utili anche per dimagrire?
Favorendo in modo naturale l’accelerazione del metabolismo, i bagni derivativi sono consigliati anche per dimagrire! Pare infatti che una sola seduta giornaliera possa dare effetti visibili: basterebbero 10 minuti per un adulto con un peso inferiore ai 70 chili e 15 minuti per chi ne pesa più di 70.
Non c’è bisogno di dirlo: i bagni derivativi possono aiutarti, ma non devi dimenticare di farli assieme a dell’attività fisica e a una dieta equilibrata!
Bagni derivativi: come farli

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La teoria è chiara, ma come si fanno questi bagni derivativi? Il procedimento è semplice. Riempi il bidet di acqua fredda e sieditici sopra con i genitali verso il rubinetto. Prendi una spugna o un asciugamano, passali sotto l’acqua fredda e usali per bagnare con un movimento ripetuto dall’alto verso il basso la zona inguinale, sia il cavo destro che sinistro. Attenzione: tutto il resto del corpo deve essere al caldo, e non devi bagnare o raffreddare i glutei!
La procedura andrebbe compiuta due volte al giorno per un quarto d’ora circa, ma non sempre si ha il tempo per farlo… Esistono in commercio degli appositi cuscinetti da mettere prima in congelatore per poi applicarli nella zona indicata, in modo da poter continuare intanto a svolgere altre attività domestiche. Questi cuscinetti chiamati “poche” somigliano a degli assorbenti e di solito si consiglia di rivestirli con del tessuto (se non è già incluso) prima di applicarli all’inguine. https://amzn.to/313lKR8
Nel momento in cui la zona inguinale si raffredda, sentirai allontanarsi tutto lo stress che aveva invece portato al surriscaldamento delle parti intime, che sono risaputamente piene di nervi e sensibilissime, allontanarsi un po’ per volta. I bagni derivativi riusciranno a “sbloccare” la zona, aiutandoti a liberare tutti i blocchi relativi alla vita psichica, sessuale, mettendo anche in moto l’intestino, il nostro “secondo cervello”. Gli effetti sulla circolazione saranno immediati e così anche quelli sul metabolismo e sul tuo umore!
Controindicazioni dei bagni derivativi
Dal momento che i bagni derivativi hanno un effetto sul metabolismo, possono risultare pericolosi per persone con problemi di peso, che si tratti di sottopeso o di obesità. Sempre meglio domandare il parere di un medico…
Al di là di questo, non ci sono vere e proprie controindicazioni, piuttosto una precauzione: se decidi di fare un bagno derivativo fai-da-te, comincia in maniera graduale. 5 minuti la prima volta basteranno! Il corpo ha bisogno di abituarsi al cambiamento.
Ulteriori controindicazioni potrebbero presentarsi per chi ha subito da poco un intervento, ha messo impianto esterno (un pacemaker o un impianto dentale o una protesi o simili) o, ancora, è malato terminale.
Louis Kuhne è stato un medico tedesco. È colui che oltre a Kneipp influenza i grandi naturopati americani, porta per primo in città, invece che in campagna, un centro naturale e sviluppa la “scienza dell’espressione facciale” cioè un sistema di diagnosi fisiognomica.
FONTE : alfemminile.com