Dopo la morte dei propri genitori, la vita cambia molto, anzi moltissimo. Affrontare la condizione di orfani, persino per una persona adulta, è un’esperienza terrificante.
Nel profondo di tutti noi continua a vivere quel bambino che può sempre fare affidamento sulla propria mamma o sul proprio papà per sentirsi protetto. Tuttavia, quando se ne vanno, questa opzione scompare per sempre.
Non possiamo più vederli, non solo per una settimana, né per un mese, bensì per il resto della nostra vita. I genitori sono le persone che ci mettono al mondo e con le quali condividiamo gli aspetti più intimi e fragili della nostra vita. Ad un certo punto non ci sono più quegli individui che, in un certo modo, ci hanno fatto diventare chi siamo.
Godeteveli finché ci sono, perché non ci saranno per sempre…Indipendentemente dalla propria età, quando muoiono i propri genitori, è normale sentire un senso di abbandono. Si tratta di una morte diversa da tutte le altre. I genitori sono il nostro primo amore. Non importa quanti conflitti o quante differenze abbiamo avuto con loro: sono esseri unici ed insostituibili all’interno del nostro mondo emotivo. Anche se siamo ormai autonomi ed indipendenti, anche se la nostra relazione con loro è stata difficile, quando non ci sono più, ne sentiamo la mancanza come un “mai più” di quella protezione e di quel sostegno che, in un modo o nell’altro, hanno sempre reso presenti nella nostra vita.
Per questo motivo, finché sono vivi, è importante essere consapevoli del fatto che i genitori non ci saranno per sempre, che sono, geneticamente e psicologicamente, la realtà dalla quale siamo nati;
che sono unici e che la nostra vita cambierà per sempre dopo la loro scomparsa.
