COS’È LA LIQUIRIZIA
Della pianta di liquirizia, in erboristeria, solitamente si utilizzano i rizomi, cioè le radici, che sono le parti maggiormente ricche in glicirizina, e flavonoidi. La glicirizina è un principio attivo con proprietà antinfiammatorie, gastroprotettive ed espettoranti, che rende la liquirizia un rimedio naturale utile in caso di tosse secca, asma ed ulcere.

Liquirizia: antiinfiammatoria
La liquirizia è un ottimo rimedio naturale contro le infiammazioni cutanee: i suoi effetti inibitori sul rilascio di istamina a livello dei mastociti aiutano a risolvere rapidamente patologie cutanee come dermatiti ed eczemi e a ridurre la psoriasi. L’azione antinfiammatoria della liquirizia è utile anche in caso di asma, e psoriasi, eczemi, e artriti reumatoidi. In commercio sono reperibili numerosi preparati per pelli sensibili a base di estratti di liquirizia, ad azione protettiva, lenitiva e antibatterica.
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Digestiva
La liquirizia ha un’azione lenitiva sulle mucose gastro-enteriche, utile in tutti i casi di bruciori di stomaco, gastriti, ulcera gastrica, stitichezza e coliche. Inoltre favorisce la disintossicazione del colon, per questo è il rimedio più adatto quando i sintomi dominanti sono nausea, emicranie digestive e dispepsia.
Ottima in caso di intolleranze alimentari, la liquirizia agisce su due livelli del problema: da una parte stimola la produzione di bile e la funzionalità epatica di smaltimento delle tossine, dall’altra avrebbe, secondo numerosi studi, la capacità di ridurre i sintomi allergici e un effetto di potenziamento sui livelli di cortisolo, l’ormone dello stress.
Antivirale
Numerosi studi condotti in vitro hanno dimostrato che la glicirizzina contenuta nella liquirizia esercita un’efficace attività antivirale, in grado di inibire la replicazione in vitro del virus della varicella e dell’herpes zoster. Studi di laboratorio condotti in Giappone, hanno dimostrato l’efficacia della glicirrizina anche nel trattamento delle epatiti virali di tipo A, B e C.

Epatoprotettrice
L’azione antiossidante della liquirizia migliora sensibilmente l’attività epatica: studi clinici hanno osservato che l’assunzione di estratto secco di liquirizia per un mese ha prodotto un aumento del glicogeno epatico e una riduzione dei trigliceridi e transaminasi, stabilizzando le normali funzioni del fegato.
Immunostimolante
La liquirizia aiuta a migliorare l’efficienza delle difese immunitarie, perché aumenta i livelli di interferone, un agente antivirale che, insieme all’acido glicirizzico, stimola l’azione delle cellule del sistema immunitario, contrastando sia virus infettivi come l’influenza e le infezioni batteriche.
Espettorante
La liquirizia è un ottimo espettorante contro il muco che intasa le vie respiratorie efficace in tutti i casi di tosse e raffreddore congestizio. L’effetto lenitivo degli estratti di liquirizia fa sì che vengano usati come eccipienti nelle compresse per curare le affezioni del cavo orale, in particolare quelle mucose della gola e dell’esofago.
Come assumere la liquirizia fitoterapica
La liquirizia può essere assunta in decotto in caso di tosse, virus respiratori o mal di stomaco. Nelle patologie è invece preferibile ricorrere alle formulazioni fitoterapiche come la Tintura madre, da assumere sotto controllo medico.

Per preparare il decotto versa in una tazza d’acqua fredda un cucchiaio da tavola di radice di liquirizia, poni il pentolino sul fuoco e porta ad ebollizione. Lascia bollire per 5 minuti, poi spegni e lascia in infusione per circa 10 minuti. Filtra l’infuso e bevi.
La formulazione in tintura madre è assunta generalmente nella posologia di 30 gocce in mezzo bicchiere d’acqua di tintura madre in poca acqua due volte al giorno.
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