
Siamo in una crisi sanitaria, economica e sociale senza precedenti.
Siamo bloccati nelle nostre case e sappiamo già che – quando potremo uscirne – la nostra vita non potrà essere quella di prima.
Va bene fare gli applausi ai medici e agli infermieri.
Ascoltare il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ci ringrazia perché rispettiamo il lockdown.
Vedere i grandi brand che fanno pagine di pubblicità sui giornali per dire anche loro “grazie” .
Ma non basta.
Questo è il momento in cui abbiamo l’opportunità di contribuire a dare forma alla vita che verrà poi.
Senza subirla.
Di fare cose “non perché sono semplici…”.
È l’ora dell’impresa.

Si esce dalla crisi entrando in un mondo nuovo.
Con tutte le cose che dovremo ricostruire (abitudini, business, relazioni), che cosa vogliamo preservare e che cosa scegliamo di lasciare andare?
Ancora più importante,
che cosa vogliamo incorporare nella nuova vita, che prima mancava…
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