
Kamut: cos’è
Kamut in realtà altro non è che il nome commerciale del grano Khorasan, un cereale iraniano antichissimo.
Il marchio Kamut è stato registrato negli anni ’90 da Bob Quinn, il fondatore della compagnia Kamut International.
Con questo termine ci si riferisce dunque solo ed esclusivamente alla specie di grano khorasan coltivata dall’azienda di Bob Quinn in alcune aree del Montana, dell’Alberta e del Saskatchewan.
Il Kamut dei Quinn garantisce però alcune caratteristiche:
si tratta di un prodotto biologico al 100%
il contenuto proteico del prodotto si attesta tra il 12 e il 18%
si tratta di un grano puro, non ibridato o geneticamente modificato
ha un elevato contenuto di selenio
è privo di malattie al 99%
La scelta di improntare la coltivazione ad un regime biologico è facilitata dalle stesse caratteristiche del grano Khorasan:
è talmente resistente che per crescere non necessita di pesticidi e fertilizzanti chimici.
E’ anche un grano naturalmente immune dall’attacco dei parassiti.
Da ciò consegue un enorme vantaggio: le qualità nutritive del Kamut sono pure, intatte e conservate al 100%.
In America il Kamut, in Italia il Saragolla
Oltre al Medio Oriente, dove nasce, oggi il grano Khorasan viene coltivato principalmente in America e in Canada dalla Kamut International.
In Italia, in particolare in Puglia, Basilicata e Toscana, viene coltivata una varietà di questo grano, il triticum Polonicum o Saragolla.
Non può fregiarsi del marchio Kamut perché l’azienda, così come accade per molti altri coltivatori, ritiene che il prodotto non soddisfi i requisiti nutrizionali minimi imposti dal loro disciplinare.
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