ALOE PER BAMBINI
Aloe Expertuss per Bambini – Tosse e Gola Gusto Banana
Senza zuccheri: emolliente e balsamico. Fluidifica le secrezioni bronchiali. Per tosse grassa e secca

Bimbi più sereni con il Aloe Expertuss per Bambini di Zuccari!
La sua formula naturale a base di aloe vera concentrata: per alleviare e lenite le vie respiratorie in caso di tosse grassa e secca. Arricchita con lichene islamico e piantaggine, per un’azione emolliente, con grindelia per un’azione balsamica ed edera per la fluidità delle secrezioni bronchiali.
Con olio essenziale di lavanda dall’effetto rilassante.
Privo di zuccheri, acqua aggiunta: 100% aloe attiva.
Al gusto di banana o ciliegia.
Modo d’uso:
- Dai 3 ai 6 anni 5ml da 2 a 3 volte al giorno.
- Dai 6 ai 12 anni 10ml da 2 a 3 volte al giorno.
Assumere tal quale, senza diluire.
ZUCCARI

Zuccari si distingue con formulazioni innovative e prodotti sofisticati per emergere in un settore cosi competitivo.
L’azienda risulta vincente grazie al suo approccio olistico, alla ricerca, alla qualità formulativa e a un marketing senza precedenti nella storia del canale di vendita.
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Svezzamento: come e quando iniziare?

Alcuni mesi dopo la nascita del nostro bambino, arriva un momento in cui ci accorgiamo che, quando viene portato al tavolo seduto sulle gambe di mamma o papà, appare curioso e vorrebbe afferrare tutto ciò che vede; segue con lo sguardo le pietanze e se ne ha l’occasione prova ad afferrarle e portarle alla bocca: è arrivato il momento di avviare lo svezzamento.
Cos’è esattamente lo svezzamento?
Il termine svezzamento (o divezzamento) è comunemente usato per indicare quella fase della vita del bambino che generalmente inizia intorno ai 6 mesi e si completa quando è in grado di assumere tutti i cibi solidi (generalmente attorno ai 12 mesi); deriva da “vezzo = vizio” e significa “togliere un vizio” che sarebbe quello di succhiare il latte.

PAPPE E PASTINE BIOLOGICHE :https://sorgentenatura.it/s/pappe-pastine-bambino?pn=6161
In questa fase, caratterizzata dal passaggio da un’alimentazione a base esclusiva di latte materno (o formulato in assenza di latte materno) all’alimentazione che accompagnerà l’individuo nel resto della vita, si prevede che il latte mantenga un ruolo fondamentale, quale fonte di energia e nutrienti di elevata qualità e sia solo gradualmente integrato da cibo solido: per questa ragione, forse, sarebbe più corretto parlare di alimentazione complementare piuttosto che di svezzamento.
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Quando e perché svezzare?
I tre segnali per capire quando il nostro bimbo è pronto
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda di proseguire con l’allattamento esclusivo fino ai 6 mesi circa, età indicativa in cui si suggerisce di iniziare lo svezzamento dei bambini integrando il latte materno o artificiale con cibi solidi, in modo da soddisfare le nuove esigenze nutrizionali del bambino come l’incremento del fabbisogno energetico nonché quello di ferro e zinco.

PAPPE E OMOGENEIZZATI BIOLOGICI:
https://sorgentenatura.it/c/alimentazione-del-bambino?pn=6161
Al di là delle linee guida ecco i tre segni chiari che, parallelamente all’interesse per ciò che mangiano i genitori, indicano che il bambino è pronto:
- mantenimento della posizione seduta con minimo appoggio e la testa allineata con il tronco;
- coordinamento occhio-mano-bocca così da poter localizzare, afferrare il cibo e portarselo in bocca da sé come fa con i giocattoli;
- perdita del riflesso di estrusione: se così non fosse, quasi tutto il cibo offerto con cucchiaino verrebbe espulso dalla bocca del bimbo e gli colerebbe sul mento.
Sebbene compaiano generalmente tra i 5 mesi e mezzo e gli 8 mesi, ciascun bambino ha i propri tempi pertanto sarà proprio lui ad indicarci quando è pronto a iniziare.

- I bimbi sanno autoregolarsi perciò al genitore spetta decidere cosa e quando si mangia ma è il bimbo a decidere se e quanto mangiare; date fiducia al vostro piccolo e rispettate i suoi segnali evitando di forzarlo a mangiare o usando il cibo come ricompensa o consolazione. Le tabelle con le grammature possono essere utili a voi genitori per non cucinare cibo in eccesso ma non pensiate che il vostro bimbo debba necessariamente consumare quelle quantità.
- I rifiuti e la neofobia sono perfettamente normali: il modo migliore per superarli è mangiare con il bambino, dare l’esempio consumandoli in prima persona e proporre i cibi meno graditi ripetutamente nel corso del tempo (familiarizzazione).
Le 10 cose da fare per uno svezzamento sereno

- Prima di iniziare lo svezzamento partecipa ad un corso di disostruzione pediatrica: imparerai le manovre per gestire eventuali situazioni di pericolo.
- Crea un ambiente confortevole e privo di distrazioni: giochi, tv, radio, tablet e cellulari vanno tenuti spenti!
- Porta il bimbo a tavola possibilmente insieme a tutta la famiglia, pianifica un menù che sia il più similare possibile e mangia insieme a lui: il buon esempio sarà fondamentale.
- Se offri la pappa con il cucchiaino attendi che sia lui per primo ad aprire la bocca e non forzarlo.
- Se offri cibi a pezzettini tieni sempre ben presente i corretti tagli del cibo e gli alimenti da evitare per l’alto rischio di soffocamento.
- Proponi un pasto nutrizionalmente bilanciato, quindi comprensivo di un buon apporto di carboidrati raffinati (farina, cereali, pastina, patate, cous cous) e di grassi (olio extravergine d’oliva oppure creme di frutta secca o semi oleosi): aggiungi un piccolo apporto di proteine (a rotazione, legumi, pesce, carne, uova e formaggi) evitando l’aggiunta indiscriminata di formaggio in tutte le pappe – e un po’ di verdure (poche, poiché i bimbi non hanno bisogno di troppe fibre).
- Osserva il tuo bimbo e i suoi segnali, mantieni il contatto visivo con lui, aiutalo con il cucchiaio ma incoraggialo anche a fare da solo, a sperimentare e a manipolare il cibo… sì anche con le mani!
- Fino ai 2 anni limita fortemente l’impiego di sale e/o insaporitori a base di sale come i dadi da brodo o i cibi che lo contengono in alte quantità (prosciutto, formaggi, crackers, patatine).
- Fino ai 2 anni limita l’impiego di zucchero e di cibi che lo contengono in quantità (succhi, yogurt alla frutta, merendine, gelati): favoriscono l’iperalimentazione e condizionano la percezione del gusto.
- Prosegui con l’allattamento al seno o artificiale fino al termine del 1° anno di vita – ma se tu e il tuo bambino lo vorrete, anche fino ai 2 anno o oltre (Fonte: OMS, Ministero Salute)
Alimenti ed errori da evitare

- Pochi divieti per quanto riguarda il cibo: fai attenzione ai cibi ad alto rischio di soffocamento (come pomodorini offerti interi, carote a rondelle, mela cruda a pezzetti, gnocchi di patate o mozzarella calda etc.…), evita l’uso di alcolici anche per cucinare, i funghi, il miele (vietato fino all’anno di età per il rischio di botulino), evita l’introduzione di latte vaccino in sostituzione di quello materno o di formula (può essere usato in piccole quantità per cucinare) e l’uso di tè, caffè o bevande gassate contenenti cola.
- Non forzare mai il tuo bimbo: ricordati, decidi tu genitore quando e cosa proporre ma lascia che sia il piccolo a decidere se e quanto mangiare.
- Rispetta i suoi segnali e non insistere ma ricordati di riproporre lo stesso alimento più e più volte nel tempo: assecondare le normali selettività non farebbe che aumentarle!
- Se decidi di iniziare lo svezzamento con pappe cremose cerca di variare le consistenze quanto prima e comunque non attendere oltre gli 8 mesi: il tuo bambino è perfettamente in grado di gestire pezzi ben prima dell’eruzione dei denti e continuare a frullare e/o omogeneizzare tutto potrà rendere più complicata l’accettazione del cibo vero.
- Non ingannare il bambino distraendolo con tv, pc, tablet o giochi pur di farlo mangiare: non è educativo e alza il rischio di soffocamento.
- Non creare senso di colpa con frasi del tipo “perché non mangi quello che la mamma ti ha preparato con fatica e amore?”, né fare paragoni con fratelli o amici, né insistere troppo o creare ricatti “se non mangi non ti alzi da tavola… non ti alzi finché non hai finito tutto…” o ricompense “se mangi la verdura andiamo al parco giochi”.