
Pasqua ai tempi del coronavirus
Il vero significato della Pasqua è quello legato al concetto di rinascita spirituale.
Pasqua è la festa in cui la fede del credente si rinnova e chi non è credente sente, o dovrebbe sentire, il desiderio di conversione.
La figura intorno a cui tutto ruota è il Cristo e la sua esperienza di morte e resurrezione.
Per i credenti, è bene specificarlo, la Resurrezione non è metaforica, ma fisica:
Cristo è davvero tornato dal mondo dei morti con il suo corpo umano.
La rinascita così come la si vive a Pasqua non può che arrivare dopo un periodo penitenziale, la Quaresima.
I 40 giorni che precedono la domenica di Pasqua infatti sono un momento di riflessione,
di fioretti e di astinenza per prepararsi ad accogliere il miracolo della Resurrezione. . . .
La vita in casa costringe molti a una situazione non abituale, e richiede grande attenzione e pazienza. Il Papa ha detto: “i nostri spazi possono essersi ristretti alle pareti di casa, ma abbiate un cuore più grande”. La preghiera aiuta a dilatare il proprio cuore, rendendolo paziente. Nella preghiera ci sono aspetti di incontro personale col Signore, che donano speranza, ampliano gli orizzonti e permettono di vedere anche al di là della morte. La preghiera è soprattutto questo, e ha una funzione di intercessione. Dobbiamo pregare per chi soffre, per chi è in difficoltà, per i medici, per gli infermieri e per chiunque è impegnato nel combattere questa emergenza, con tutto il coraggio dimostrato.
ASPETTIAMO IL MIRACOLO DELLA RESURREZIONE