“Quando il lavoro è un piacere, la vita è bella. Ma quando ci viene imposto, la vita è una schiavitù.” -Maksim Gor’kij-

Essere infelici sul lavoro significa spesso essere infelici nella vita.
Un impiego occupa gran parte del nostro tempo e crea, per di più, la visione che abbiamo di noi stessi, un’immagine che dovrebbe conferirci dignità.
Così, svegliarsi ogni mattina con l’angoscia di ritrovare la stessa attività, fonte di ansia, stress, bassa motivazione e nessuna soddisfazione, ci fa sprofondare in uno stato psicologico spiacevole e persino pericoloso.

Sono molte le aziende che mettono in secondo piano le qualità e le esigenze dei dipendenti per concentrarsi solo sui risultati e sul raggiungimento degli obiettivi.

Le attuali dinamiche lavorative tendono ad anteporre la produttività a valori come il benessere, la capacità di innovare, di creare e valutare il potenziale del dipendente. Il risultato è che i disturbi psicologici associati al lavoro sono in continua crescita.
La fonte principale di stress nelle nostre vite è proprio il lavoro.

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